"Forza Italia ha convinto gli indecisi"
Moreno Imperatori promuove la rete di ”Motore Azzurro” che ha fatto risalire il partito quasi al 20%
di MARISA GERVASI
L’antico detto ”Ride bene chi ride ultimo” non è mai risuonato bene come in queste ultime elezioni politiche. Dove a fare la parte del leone è toccato alla novità ”Motore azzurro”, la ”macchina da guerra” messa in piedi da Forza Italia che ha davvero saputo bussare a tutte le porte. A livello provinciale Forza Italia va ricordato alle Europee 2004 si era arenata 17,3% rispetto al 21,4 di Alleanza nazionale. Allora come ha fatto a risalire fino al 19,52 che di fatto colma il gap con il maggior alleato di centrodestra (20,98)? Con un mix di tecniche da promoter (stile Mediaset, insomma) e di ”vecchia” tenacia versione Dc se non Pci. Perché, inutile nasconderlo, è stato il porta a porta massiccio e mirato a premiare i forzisti. E peggio per chi pensava di non aver bisogno di sudarsi ogni voto. «A Rieti e in provincia hanno tirato due elementi, l’organizzazione di ”Motore Azzurro” e il valore aggiunto del nome di Angelo Maria Cicolani - spiega Moreno Imperatori, portavoce di Forza Italia - Ma non dimentichiamo che lo stesso ”Motore Azzurro” è stato un’idea del senatore. I nostri promoter , 35 in tutto e tutti giovani laureati, coordinati da Antonio Lupetti, hanno lavorato gratis, puntando dritto sugli indecisi: in un solo giorno hanno visitato anche 60 famiglie. I nostri ragazzi erano preceduti da una telefonata di noi ”anziani”, una specie di appuntamento con garanzia, poi arrivavano loro e spiegavano il ”verbo”. In questo modo siamo riusciti a radicarci sul territorio». E i rapporti con Alleanza nazionale come vanno? «Vanno come sempre - risponde Imperatori - anzi, da quando c’è il senatore Cicolani, molto meglio». Imperatori vuole infine ringraziare Emilio Di Ianni (santo protettore dei fotocopiatori) e Lidia Nobili. Il primo per aver messo al servizio del partito la sua esperienza, la seconda per l’impegno mostrato dal primo all’ultimo giorno della campagna elettorale. Dopo una candidatura di servizio par di capire la prossima volta potrebbe avere più chance per puntare alla Camera dei deputati.
di MARISA GERVASI
L’antico detto ”Ride bene chi ride ultimo” non è mai risuonato bene come in queste ultime elezioni politiche. Dove a fare la parte del leone è toccato alla novità ”Motore azzurro”, la ”macchina da guerra” messa in piedi da Forza Italia che ha davvero saputo bussare a tutte le porte. A livello provinciale Forza Italia va ricordato alle Europee 2004 si era arenata 17,3% rispetto al 21,4 di Alleanza nazionale. Allora come ha fatto a risalire fino al 19,52 che di fatto colma il gap con il maggior alleato di centrodestra (20,98)? Con un mix di tecniche da promoter (stile Mediaset, insomma) e di ”vecchia” tenacia versione Dc se non Pci. Perché, inutile nasconderlo, è stato il porta a porta massiccio e mirato a premiare i forzisti. E peggio per chi pensava di non aver bisogno di sudarsi ogni voto. «A Rieti e in provincia hanno tirato due elementi, l’organizzazione di ”Motore Azzurro” e il valore aggiunto del nome di Angelo Maria Cicolani - spiega Moreno Imperatori, portavoce di Forza Italia - Ma non dimentichiamo che lo stesso ”Motore Azzurro” è stato un’idea del senatore. I nostri promoter , 35 in tutto e tutti giovani laureati, coordinati da Antonio Lupetti, hanno lavorato gratis, puntando dritto sugli indecisi: in un solo giorno hanno visitato anche 60 famiglie. I nostri ragazzi erano preceduti da una telefonata di noi ”anziani”, una specie di appuntamento con garanzia, poi arrivavano loro e spiegavano il ”verbo”. In questo modo siamo riusciti a radicarci sul territorio». E i rapporti con Alleanza nazionale come vanno? «Vanno come sempre - risponde Imperatori - anzi, da quando c’è il senatore Cicolani, molto meglio». Imperatori vuole infine ringraziare Emilio Di Ianni (santo protettore dei fotocopiatori) e Lidia Nobili. Il primo per aver messo al servizio del partito la sua esperienza, la seconda per l’impegno mostrato dal primo all’ultimo giorno della campagna elettorale. Dopo una candidatura di servizio par di capire la prossima volta potrebbe avere più chance per puntare alla Camera dei deputati.
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